Valutazione morfo funzionale del rachide

Numerosi studi condotti in diversi paesi in Europa e nel mondo, mostrano un significativo rapporto fra disturbi lombari e muscolo-scheletrici e attività lavorativa inerente la conduzione di autobus urbani ed extraurbani.
Tali mansioni, espongono i soggetti ai seguenti fattori di rischio professionali:

  • Postura protratta e movimentazione di carichi.
    Il soggetto assume una posizione seduta, prolungata nel tempo, flettendo e ruotando il busto (problematica inerente la colonna vertebrale, rachide).
    La movimentazione di carichi (es. valigie) o repentini cambiamenti di posizione possono causare lombalgie, lesioni discali e legamentose e cervico-dorsalgie.
  • Vibrazioni.
    Le vibrazioni meccaniche, interessando il sistema mano-braccio, possono condurre a disturbi osteoarticolari, neurologici, vascolari o muscolari. Le vibrazioni inviate al corpo possono determinare, invece, lombalgie e traumi del rachide. La pavimentazione del manto stradale, incidendo sull’effetto vibratorio, è un aspetto importante per quanto riguarda i traumi da contraccolpo. La dotazione di un sedile con una sufficiente ammortizzazione (es. modello sospeso) non scongiura, spesso, l’insorgenza di cervicalgie. Per di più, la permanenza del soggetto nella stessa posizione per un lungo periodo (più di 2 ore e mezza) determina, in quest’ultimo la sperimentazione di discomfort, portando ad una riduzione della sua performance.
  • Tipo di veicolo.
    Da ricerche svolte sul tema, emerge che la guida del tram comporti un minor rischiodi lombalgie rispetto alla guida di autobus.

Il Testo Unico (artt. da 199 a 205) regolamenta il comportamento del datore di lavoro, stabilendone gli obblighi in merito alla sorveglianza sanitaria di queste categorie professionali.

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