La sorveglianza sanitaria per i videoterminalisti

Il crescente utilizzo di videoterminali (VDT) ha coinvolto, negli ultimi anni, numerosi settori, richiedendo un’opportuna attenzione sui potenziali problemi che il loro impiego può determinare. Per ciò che concerne i possibili rischi cui sono esposti gli addetti ai videoterminali, questi possono provocare disturbi di diverso tipo: muscolo-scheletrici, psicosomatici, visivi e cutanei.

Rispetto alla prima tipologia, le parti interessate (collo, schiena, braccia, polsi, dita e gambe) sono caratterizzate da formicolii locali, rigidità e dolori. Generalmente le cause di questi malesseri sono posture scorrette prolungate nel tempo o postazioni di lavoro non ergonomiche.

Tra i malesseri di natura psicosomatica si riscontrano disturbi digestivi, del sonno (insonnia) e cefalee. Quanto ai problemi cutanei si registrano casi di dermatiti dovute ad allergie o irritazioni o da contatto.

Infine, l’impegno richiesto per l’apparato visivo può portare ad affaticamento della vista con fenomeni di annebbiamento, ridotta capacità di messa a fuoco, cefalee, visione sdoppiata, comparsa di aloni, bruciori, lacrimazione e sensazione di corpi estranei.

Il medico competente, occupandosi della sorveglianza sanitaria dei dipendenti, ha un ruolo decisivo nella prevenzione dei rischi, tra cui quello da videoterminali. Egli realizza una preliminare raccolta di dati utili per l’elaborazione di un programma sanitario, esegue visite sul luogo di lavoro, effettua e prescrive accertamenti sanitari (es. visite oculistiche), esprime il suo giudizio d’idoneità sui lavoratori, redige relazioni e compila cartelle cliniche. Tale documentazione viene poi sottoposta in forma anonima al rappresentante dei lavoratori.